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| Arte in Fumo Brancusi, Giacometti, Man Ray, Modigliani, Medardo Rosso ridotti ad ombra da Nicola Salvatore Un confronto stringente con la grande arte contemporanea. È questa la scommessa implicita nell’iniziativa di Nicola Salvatore, giovane artista particolarmente apprezzato dalla critica, che ha voluto “rivisitare" I'opera di grandi maestri, come Brancusi, Giacometti, Man Ray, Modigliani, Medardo Rosso, con uno spirito carico di ammirazione e con I’intento di porgere a tutti I’opportunita di un "incontro" con le proposte esaltanti di questi artisti. Un'operazione che puo apparire dissacrante, ma invece racchiude in se I'esigenza di un’arte che riesca a varcare i confini di gruppi elitari di appassionati e di conoscitori per diffondersi a macchia d'olio nella società e dare ad essa nuovi stimoli e forti suggestioni. Ecco allora che nella cera hanno preso forma delle riproduzioni, curate nei minimi particolari, fin nella resa cromatica, di opere fondamentali dei singoli artisti. Opere-omaggio, che non vogliono essere (ne si dichiarano) "falsi d'artista”, che posseggono una sottile capacita di evocazione di fantasmi dell’arte e vivono nella precaria condizione di liquefarsi e... andare in fumo. Nicola Salvatore, però, non si ferma qui. Egli non si accontenta della rivitalizzazione delle grandi opere, ma innesta queste riproduzioni dentro il filone della sua ricerca sull’oqqetto che si fa ombra e che nell’ombra trova una uova vita. La scultura dei maestri diventa parte integrante della nuova opera scultorea: stimolo, soggetto, sorgente dell'ombra che si distende e prende forma nel ferro. La cera-candela sembra “allungarsi” sulla superficie, generando nuovamente quell’ombra che il fuoco-luceèe andato man mano assottigliando fino alla completa estinzione. Doppia lettura quindi per questi nuovi lavori di Salvatore, che hanno una presenza suggestiva e stimolante e posseggono un sottile linguaggio simbolico che trova negli “artisti di origine" e nella "trasformazione" pensata dall'artista vari e diversificati livelli di comprensione. Luigi Cavadini |
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